Preghiera della sera. Meditazione di don Francesco Tedeschi sul Vangelo di Luca (Lc 24,13-35)
20 Апрель 2022 | продолжительность: 28:10
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“Resta con noi perché si fa sera”. Ascoltiamo fratelli e sorelle questa invocazione dei due discepoli di Emmaus, raccolti in questa sera in cui continuiamo ad ascoltare i Vangeli della Resurrezione. “Resta con noi perché si fa sera”. La sera è il momento in cui il giorno volge al tramonto, quindi nella Scrittura - lo sappiamo - è un momento particolare della giornata, ricco di significati. Lo stesso Gesù parla, durante la passione, di un'ora decisiva, l'ora delle tenebre, il tempo del suo arresto, che porterà al momento della Croce, segnato dal buio su tutta la terra. La sera è il tempo in cui si comincia a pensare con preoccupazione al domani e tante volte non si riesce a leggere il futuro. C'è una sera della storia che attraversa il mondo e oggi pensiamo ancora alla guerra in Ucraina, che continua a mietere vittime, nella violenza. Il camminare triste dei discepoli di Emmaus è tanto simile all'incedere rassegnato di tanti uomini e donne in questo tempo. Il Signore è risorto, ma quanti se ne sono accorti? i discepoli di Emmaus tornano per la strada di sempre e l'annuncio della Resurrezione fatica ad arrivare a cuori stanchi e ripiegati su di sé. Ma quel viandante, che si fa loro compagno di strada, ha qualcosa da dire anche alla nostra vita. Stolti e lenti di cuore li chiama Gesù ed è vero quanto il non conoscere la Scrittura impedisce di capire la vita. Intelligenza della Scrittura è saper leggere la vita con gli occhi del Signore, del Signore risorto.
0:00 Preghiera con la Comunità di Sant'Egidio
10:50 Lettura del Vangelo di Luca (Lc 24,13-35)
15:20 Commento sul Vangelo di Luca (Lc 24,13-35)
Dal Vangelo di Luca
(Lc 24,13-35)
Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: "Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?". Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: "Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?". Domandò loro: "Che cosa?". Gli risposero: "Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto". Disse loro: "Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?". E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: "Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto". Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?". Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: "Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!". Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
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